sabato 24 aprile 2010

"Volti sfigurati, volti trasfigurati"



Questo è il titolo del Convegno regionale di AC, svoltosi sabato 10 e domenica 11 aprile a Torino, a conclusione di un percorso che ha visto l’Associazione toccare tutte le regioni ecclesiali in preparazione alle Settimane Sociali di Reggio Calabria.
Sabato ha visto la presenza dei Consigli diocesani delle Associazioni piemontesi con la Presidenza Nazionale, mentre domenica il Convegno pubblico ha raccolto anche i soci per accogliere le linee di lavoro futuro indicate dal presidente Miano. Preciso l’obiettivo: “Saper stare da discepoli nella società, nel servizio educativo, nell’impegno politico disinteressato e nella riflessione culturale”.
Anche la nostra Associazione diocesana era presente per cercare e scegliere INSIEME quei semi di speranza adatti all’oggi.
Un oggi braccato dalle paure spesso indotte ad arte, che si ripiega su se stesso anziché aprirsi al mistero dell’Altro, anziché rischiare guardando l’altro negli occhi.
Siamo chiamati, come singoli e come Associazione, ad orientare lo sguardo verso il Volto, attingendo da questa contemplazione speranza per i tanti volti dei fratelli che incontriamo nelle strade dalla vita.
“Aprire l’agenda della speranza”: questo il compito che il vescovo Arrigo Miglio ha affidato ai cattolici italiani dal convegno promosso dall’Azione cattolica domenica 11 aprile a Valdocco in vista delle Settimane sociali del prossimo autunno a Reggio Calabria.
Il titolo del convegno, “Volti sfigurati, volti trasfigurati”, ha messo in relazione la Sindone – con l’ostensione aperta il giorno precedente – con la realtà italiana oggi colpita dalla crisi.
Anche il cardinale Severino Poletto nell’omelia della celebrazione eucaristica a Maria Ausiliatrice a inizio giornata, aveva evidenziato che “Gesù sofferente nella passione riassume nella sua persona tutti i volti sfigurati della storia”.
La tavola rotonda (con la presenza Tom Dealessandri, vice sindaco della città di Torino, Giuliana Galli, suora di San Giuseppe Benedetto Cottolengo e Franco Miano, Presidente Nazionale) ha espresso anzitutto l’allarme per il declino economico generale: “se non avessimo la protezione almeno parziale della cassa integrazione, la percentuale dei disoccupati in Piemonte raggiungerebbe la cifra del 13,5%” ha evidenziato Tom Dealessandri, vice-sindaco di Torino. La capacità di produrre è scesa ai livelli di 30 anni fa, certamente non possiamo pensare di vivere agli standard precedenti questa crisi.
La ricaduta di ciò è misurabile sui “casi” che chiedono aiuto ai servizi sociali, il cui numero è cresciuto negli ultimi mesi. L’interpretazione di questa realtà alla luce del Vangelo ha portato suor Giuliana Galli, del Cottolengo, a richiamare il volto del crocifisso. “Non abbiamo una descrizione della figura di Gesù: è una ragione di più per cercarla nelle persone che incontriamo” ha osservato, aggiungendo che “il Cristo si è piuttosto identificato con quella che consideriamo feccia dell’umanità”.
L’esigenza di accoglienza e ascolto come primo passo per affrontare i problemi dell’Italia di oggi è stata rimarcata da Franco Miano, Presidente Nazionale di AC. “Di fronte alle fragilità dell’uomo, il primo compito dei credenti è portare l’infinito nella quotidianità, indicare la speranza più grande: la resurrezione”. Questa è per un cristiano la chiave di lettura della vita, “questo il compito che l’azione cattolica conferma di voler assumere”.
Cinque testimonianze nel pomeriggio hanno espresso l’impegno dei membri dell’Aci su vari fronti della fraternità, anche su scala mondiale, con l’invito della delegata regionale Anna Maria Tibaldi a promuovere la campagna contro la tratta degli esseri umani. Un libro, presentato all’interno del Convegno, racconta questo impegno nella storia dell’associazione: “Laici nella Chiesa, cristiani nel mondo”.
Gabriella Salamina

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