Chi siamo



Laici impegnati…
Siamo un’associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità.
Crediamo che sia doveroso e possibile educarci reciprocamente alla responsabilità, in un cammino personale e comunitario di formazione umana e cristiana. Vogliamo essere attenti, come singoli e come comunità, alla crescita delle persone che incontriamo e che ci sono state affidate.

…con in Pastori…
Ci impegniamo a vivere la nostra vocazione laicale lavorando e collaborando con i Pastori.

…al servizio del territorio in cui vivono…
L’Azione Cattolica fin da principio ha scelto di rispondere alla vocazione missionaria, mettendosi a servizio della vigna del Signore nelle singole Chiese locali. Il nostro servizio alla Chiesa si esprime nella scelta di stare in maniera corresponsabile nelle diocesi e nelle parrocchie. Vogliamo costruire percorsi di comunione con le altre aggregazioni laicali, in fedeltà a quanto il Concilio ha chiesto a tutti i laici.

…eredi di una lunga storia…
Quella dell’Azione Cattolica è una storia che inizia da lontano. Raccontarla significa raccontare anche la storia della Chiesa e dell’Italia degli ultimi centotrenta anni. È una storia, infatti, che si intreccia con la vita di migliaia di uomini e donne, che in questo lungo periodo hanno lavorato con passione e fedeltà, servendo la Chiesa e contribuendo a costruire il Paese in cui viviamo.

…testimoni del Risorto!
Oggi, dunque,noi raccogliamo un’eredità, un tesoro prezioso consegnatoci da uomini e donne, testimoni del Vangelo, che hanno saputo fino in fondo essere interpreti dei segni dei tempi.

Missione
Per l’AC rispondere alla chiamata alla missionarietà significa dare completezza all’attenzione formativa, esprimendo lo slancio di una Chiesa che, resa bella dall’incontro con Gesù, Signore della vita, sceglie di mettersi in cammino lungo le strade della storia, fedele compagna di viaggio della famiglia umana.
Le parole di Giovanni Paolo II, pronunciate sulla piana di Montorso davanti ad un’AC in festa, rispondono proprio al desiderio di mettersi alla sequela di Gesù nelle città e nei contesti di vita che si è chiamati a fecondare, e risuonano come un invito a vivere la vocazione alla laicità in pienezza, esplorando i sentieri della missione con competenza creativa e con passione autentica per il bene comune.
"A voi laici spetta di testimoniare la fede mediante le virtù che vi sono specifiche: la fedeltà e la tenerezza in famiglia, la competenza nel lavoro, la tenacia nel servire il bene comune, la solidarietà nelle relazioni sociali, la creatività nell’intraprendere opere utili all’evangelizzazione e alla promozione umana.” (omelia di Giovanni Paolo II al Pellegrinaggio nazionale dell’AC a Loreto, 5 settembre 2004)

Dalle diocesi e dalle regioni
Il mandato dell'Azione Cattolica si esprime nell'esercitare in maniera corresponsabile la propria vocazione all'interno delle singole Chiese locali.
Ogni associazione diocesana contribuisce, dunque, alla vita dell'associazione nazionale a partire dalla propria esperienza associativa.
Il livello regionale ha il compito di favorire il collegamento tra le realtà diocesane presenti nella regione ecclesiastica.
In Italia l'ACI è presente in 219 diocesi con circa 360.000 aderenti.

Dal centro nazionale
L’Azione Cattolica – articolata in tante associazioni diocesane e parrocchiali, che costituiscono i volti locali di un’unica associazione – è tenuta insieme da un’organizzazione centrale che ha sede a Roma.
Il Centro nazionale ospita gli organi che guidano l’Azione Cattolica Italiana e i loro collaboratori, è sede di elaborazioni e di decisione delle linee e delle proposte per i soci e le associazioni locali, è il luogo in cui si offre un contributo culturale e propositivo alla Chiesa e alla società civile italiane.