Domenica 7 febbraio circa centotrenta ragazzi provenienti da tutta la diocesi hanno vissuto in Seminario la Festa della Pace, organizzata anche quest’anno dall’Azione Cattolica diocesana in collaborazione con il Vicariato di Novara.
Durante la festa si è tenuto anche un incontro per i genitori e i catechisti che hanno accompagnato i propri ragazzi.
Alla mattina, dopo un momento di accoglienza, i ragazzi sono stati divisi in gruppi e sono stati invitati a partecipare a degli stand con diverse attività, tutte incentrate sui temi della pace e della radio, che quest’anno è il tema scelto dall’Azione Cattolica Nazionale per i cammini di fede dei ragazzi.
Le attività del mattino erano giocate sulle interferenze nella comunicazione, dove vengono proposti messaggi che sono contrari al Vangelo per cui bisogna fare attenzione a selezionare il giusto messaggio.
mezzogiorno don Stefano Rocchetti, responsabile della pastorale giovanile diocesana e Vice Rettore del Seminario, ha celebrato la messa, durante la quale il momento della preghiera dei fedeli è stato sostituito dalle chiavi con gli striscioni riportanti messaggi di pace, realizzate durante gli incontri di preparazione alla festa. Durante l’offertorio sono state portate all’altare anche le attività realizzate durante la preparazione della festa e durante la mattinata. Al termine della messa, dopo pranzo, è stato organizzato un pomeriggio di giochi.
Alle 16 la Festa della Pace si è collegata con gli studi di Radio 2001 che ci ha ospitati sulle proprie frequenze (FM 88.0) e durante questo collegamento gli animatori e i ragazzi hanno dato testimonianza delle loro attività durante l’anno e della festa in corso di svolgimento.
Al termine del collegamento i genitori hanno condiviso con i ragazzi quanto vissuto durante la giornata, è stata data lettura della parrocchia vincitrice del concorso dei video-spot (che per i voti dati dai ragazzi durante la mattinata è risultata essere Bellinzago) che è stata premiata con la consegna di una radio da utilizzare nelle attività della propria parrocchia ed infine è stato consegnato a tutti i partecipanti un sacchetto di caramelle su cui i ragazzi delle elementari hanno attaccato dei messaggi di pace con l’impegno di regalare queste caramelle agli amici che non erano presenti alla festa.
Dopo la merenda i ragazzi sono partiti alla volta delle proprie parrocchie, stanchi per la giornata vissuta ma carichi di entusiasmo per le attività svolte durante la giornata.
Il prossimo appuntamento organizzato dall’Azione Cattolica della diocesi per i ragazzi è la lectio che si terrà sabato 20 marzo a Massino Visconti.
Chiara Bovio
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Sull’”onda” del messaggio del Papa per la giornata della pace, domenica 7 febbraio 2010 presso il seminario di Novara, si è svolta la tradizionale “Festa della Pace” dell’Azione Cattolica Ragazzi affiancata, da ormai alcuni anni, da un momento di riflessione anche per noi genitori.
Al mattino, Daniela Sironi, della Comunità di Sant’Egidio, ci ha portati a riflettere su come la costruzione di una relazione equilibrata con tutte le dimensioni del creato possa far avanzare l’umanità sulla strada di una pace concreta e duratura. La costruzione di una buona relazione con il creato, con l’umanità che lo abita e con Dio suo creatore sono state il filo conduttore del suo intervento.
La pace come assenza di guerra non è la principale preoccupazione nel mondo occidentale dove bene o male siamo in pace da 50 anni, ma esistono tensioni sociali, recentemente acuite dalla crisi economica, che comunque fanno della “pace”, intesa come bene comune, un argomento sempre vivo anche qui da noi. Queste tensioni portano ad una sempre maggiore aggressività nella nostra vita, caotica e fuggente, e spesso rendono il bene personale più importante del bene comune, con conseguente allontanamento da uno stato di pace.
Prima di tutto, continuava Daniela, abbiamo bisogno di “Pace nel cuore” che si traduce in un modo diverso di guardare gli altri ed il creato. La pace è prima di tutto dono di Dio personale agli uomini, che la devono custodire. Primo aspetto fondamentale per custodire la pace è la preghiera: questo momento, a volte difficile da vivere nella nostra vita di tutti i giorni, deve essere vissuta come ascolto della Parola (Daniela suggeriva la lettura del libro dei salmi) e come “dialogo” con Dio.
La pace però non si trova e realizza solo nella preghiera ma da questa prende stimolo, per la costruzione di un diverso rapporto con gli altri, con tutta l’umanità. Della presenza fisica degli altri ce ne accorgiamo ma nel modo caotico di vivere moderno spesso non poniamo attenzione alle loro esigenze e a ciò che hanno nel cuore. Per questo, ci ricorda Daniela nel suo intervento, diventa fondamentale l’amicizia con i poveri e gli emarginati dai quali può partire la costruzione di una pace autentica.
Infine il creato, giardino in cui Dio ha messo l’uomo, va custodito prima di tutto attraverso la “contemplazione” delle meraviglie che contiene, cioè il riconoscimento di ciò che ci viene donato tutti i giorni.
Dopo questa appassionata riflessione ci siamo divisi in 3 gruppi nei quali abbiamo affrontato in modo più “incarnato” i tre aspetti della costruzione della relazione con Dio, con l’umanità e con il creato. Con l’aiuto di 3 cartelloni, abbiamo cercato di individuare quali aspetti favoriscono o ostacolano la relazione in ogni ambito. E’ stato un momento semplice ma bello in cui ci siamo scambiati le nostre sensibilità, esperienze e riflessioni sui temi proposti. I cartelloni sono stati anche presentati come segno di impegno all’offertorio della gioiosa santa Messa delle 12 con i nostri ragazzi.
Nel pomeriggio con il “Gioco delle 3 parole” ci siamo ritrovati per condividere tutti insieme i temi del mattino. Partendo da 3 parole che ognuno di noi poteva individuare tra i messaggi emersi al mattino e che ci avevano colpito maggiormente, ci si confrontava inizialmente a coppie, poi tra 4, poi tra 8 e infine tra 2 grandi gruppi, per arrivare a condividere 3 messaggi fondamentali uguali per tutti. Scopo finale del gioco era quello di sperimentare concretamente come dalla relazione rispettosa con gli altri si possa giungere a condividere valori e aspirazioni per il bene comune e quindi in ultimo per costruire la pace. Questi i tre messaggi usciti dalla condivisione:
- Relazione con Dio: la parola di Dio per una pace interiore;
- Relazione con la gente che incontro: Dialogo come gesto quotidiano
- Relazione con il creato: recuperare i valori per contemplare e costruire il futuro.
Alla fine di questa lunga ma proficua giornata ci siamo lasciati con un impegno concreto da portare a casa affinché il messaggio trasmesso dall’onda radio in questa giornata non si perda o si affievolisca ma continui a girare e portare sempre più frutto, per la costruzione della pace concreta, di cui il nostro quotidiano ha bisogno.
Monica e Giovanni Vaccari
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